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LA PAROLA AL TERRITORIO - Comitato di Verona

COMITATO FITA VERONA
Presidente Massimiliano Cioffo
Giulia Magnabosco, vicepresidente / Tatiana Cazzadori, segretario e tesoriere / Enrico Olivo, consigliere
Collegio dei revisori dei conti: Luisa Crema e Massimo Lerco

Quali sono i punti principali del vostro programma?
Ci siamo posti diversi obiettivi, tutti rilevanti. Ai primi posti c'è sicuramente la ricerca di un contatto diretto con le compagnie, andando sul territorio a vedere il lavoro che svolgono e rendendole molto più partecipi delle azioni del Comitato e delle iniziative della Fita. Vogliamo anche cercare di riprendere i contatti con l'Amministrazione Comunale, individuando possibili e costruttive collaborazioni tra noi. Tra le priorità c'è poi quella di rendere più «social» e quindi al passo con i tempi le comunicazioni e l'informazione del nostro Comitato, così da poter avvicinare anche gli iscritti più giovani. Altro obiettivo, riportare nella provincia di Verona una rassegna Fita esclusiva per le compagnie del territorio. E ancora, sul fronte della formazione, la realizzazione di corsi e di stage che siano maggiormente legati all'attività teatrale.
Su tutti, comunque, al primo posto tra gli obiettivi mettiamo sicuramente quello di riportare nelle persone l'entusiasmo e l'interesse a partecipare alle nostre attività, sia provinciali che regionali e nazionali.

Avete già iniziato ad attuare qualche iniziativa in questo senso?
Il nostro Comitato ha già iniziato a lavorare, creando immediatamente una pagina sui principali social, a partire da Facebook, oltre ad un indirizzo email dedicato ed esclusivo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), al quale le associazioni potranno scrivere in qualsiasi momento per comunicare le loro attività e ricevere assistenza diretta e immediata. Abbiamo anche iniziato a farci conoscere dalle nostre associazioni, andandole a trovare a teatro, in occasione dei loro spettacoli, così da creare un primo contatto e iniziare a far capire a tutti che le nostre non sono solo parole e promesse. 
Abbiamo già avuto un incontro come Direttivo, durante il quale si sono scelte le prime linee da seguire e le prime proposte da avanzare all'assemblea provinciale: a tale proposito stiamo preparando un documento nel quale inviteremo le nostre compagnie ad avanzare idee e proposte. Diciamo quindi che, un passo alla volta, stiamo prendendo in mano la situazione e stiamo provando ad essere propositivi.

Quali ritenete siano i punti di forza della presenza Fita nel vostro territorio e quali gli ambiti nei quali pensate ci possano essere degli spazi di miglioramento?
A nostro avviso, il vero punto di forza della Fita a Verona e provincia è rappresentato dal valido aiuto dato a tutte le compagnie sotto l'aspetto burocratico e assicurativo. In questo senso la Fita agisce come vero punto di riferimento per tutti.
Quello che forse manca ancora è un impulso a portare avanti un tipo di attività maggiormente legata al teatro stesso, creando almeno una rassegna veronese Fita, dando un maggiore supporto alle compagnie che vogliono esse stesse organizzare rassegne e promuovendo una serie di iniziative (corsi, stage, laboratori) che siano veramente legati alla recitazione e alla messa in scena.

Il rapporto con le compagnie: c'è una buona partecipazione e come interagite con loro?
La percezione di Fita Verona come "ente" e non come "promotore di attività" ha di certo creato un calo di partecipazione da parte delle compagnie nel nostro territorio, e forse anche una diminuzione di entusiasmo nei confronti della Federazione: una disaffezione alla quale vorremmo ovviare, promuovendo un coinvolgimento forte e diretto di tutti i nostri soci.
Il nostro Direttivo è stato rinnovato in tutti i suoi componenti ed essendo stati eletti da pochissimo, quindi, vedremo se riusciremo a riportare le persone ad interessarsi al nostro lavoro, cercando, in primo luogo, di interessarci noi al loro. I primi contatti con le compagnie sono stati molto positivi: ci siamo sentiti sostenuti e incoraggiati fin da subito per la nostra nuova esperienza. Come dicevo prima, il nostro lavoro è già iniziato con il farci conoscere, andando a trovare, a "casa loro", le compagnie iscritte.

La nascita di nuove formazioni nel vostro territorio è vivace? E come vi avvicinate alle giovani realtà?
Verona è un territorio molto vivace dal punto di vista del teatro amatoriale. Possiamo dire che c'è una continua nascita di nuove realtà e, nel contempo, che in tutte le associazioni storiche si sta avviando un cambio generazionale. Per farci trovare pronti a questo cambio dobbiamo imparare a parlare la stessa lingua che parlano i nostri giovani: per questo cerchiamo di essere più presenti nel web e cercheremo di realizzare molti incontri per la formazione e l'informazione sul teatro e sull'arte, cosi da provare a stimolare la curiosità di chi vi si voglia avvicinare.

Formazione: avete già un programma avviato o state progettando qualcosa di specifico in materia?
Non abbiamo ereditato nessun programma, ma stiamo lavorando per crearne uno che rispecchi il nostro modo di vedere il teatro. Siamo sicuri che il modo migliore di lavorare per una Federazione come la nostra sia quello di agire sulla condivisione, collaborando con i nostri associati e cercando di fare il meglio possibile. Abbiamo molte proposte da avanzare all'assemblea, ma ci piacerebbe ancora di più che le prosposte arrivassero direttamente dalle nostre compagnie: prima di fare un programma, quindi, cercheremo di capire quali siano i punti più importanti da migliorare per Fita Verona e per le compagnie che ne fanno parte.