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PRIMO PIANO - L'intervista a Mauro Pierfederici

Mauro Pierfederici
ph. F.Biganzoli

Mauro Pierfederici
Direttore artistico Fita nazionale


 

 

 

 

Anche in campo teatrale, formare i giovani richiede un grande senso di responsabilità...
Assolutamente sì. Al di là di ogni retorica, i giovani sono il futuro, e dobbiamo metterli nelle condizioni di crescere al meglio. Servono azioni concrete: e lo strumento dell'Alternanza può tradursi in una vera opportunità, purché sia affrontato con concretezza. Evitiamo allora di correre dietro a progetti faraonici, pensando in grande senza pensare davvero a chi abbiamo davanti e al suo interesse. La prima regola, allora, è farci capire dai giovani, essere semplici (che non significa essere banali): attraverso la semplicità si possono spiegare anche le cose più difficili.  

L'Alternanza in campo teatrale è una novità assoluta per l'Italia. Come affrontarla?
Questo strumento permette ai ragazzi di passare dalla conoscenza teorica alla pratica della conoscenza. In Italia arriva tardi, diciamolo: ma l'importante è che ora ci sia. La sua completa attuazione richiederà del tempo e molto dipenderà da quanto le scuole ci crederanno e da quanto le realtà coinvolte sapranno rendersi credibili. Sarà un lavoro di costruzione progressiva, nel quale come Fita potremo fare molto, per esempio segnalando le esperienze che funzionano, analizzandole e condividendole: molto utile in questo senso potrà essere un monitoraggio interno sulle competenze che si svilupperanno nel territorio, spendibili nei confronti della scuola.