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Come inviare fotografie
agli organi di informazione?

Comunicare è importante. Comunicare nella maniera corretta lo è ancora di più.
Lo sanno bene le compagnie teatrali che spesso, di fronte alla necessità di informare il pubblico circa la propria attività attraverso gli organi di informazione, si trovano in non poco imbarazzo.

Un problema fra i tanti – cosa dire, come dirlo e a chi dirlo – riguarda le immagini da inviare a corredo delle notizie.
La prima regola è tanto semplice quanto fondamentale: fate in modo che le vostre comunicazioni via email agli organi di stampa siano sempre – ma proprio sempre – arricchite almeno da un'immagine, purché significativa, tecnicamente di buona qualità e inviata con le caratteristiche richieste all'uso. Ma andiamo con ordine.

Come scegliere la foto giusta
Che cosa intendiamo con “foto significativa”? La chiarezza e la semplicità vincono sempre. Lasciate perdere le locandine, o comunque non limitatevi a quelle. E lasciate perdere le “foto artistiche” (mosse, o in bianco e nero o indecifrabili): si tratta di una discutibile “moda” degli ultimi tempi, assolutamente lecita nel caso in cui si desideri personalizzare il proprio sito o un book, ma del tutto controproducente quando si comunichi con la stampa. Scegliete, invece, alcune semplici e nitide fotografie a colori,  meglio ancora se realizzate da un professionista, che saprà cogliere qualche bella istantanea dei vostri spettacoli; e comunque l'arte di arrangiarsi degli amatoriali non potrà che tornare utile: sicuramente tra voi o tra amici, parenti e conoscenti qualche talento della fotografia ci sarà di sicuro... Approfittatene.
La foto dovrà naturalmente riguardare l'oggetto della vostra comunicazione. Se si tratta di un debutto, l'ideale sarebbe scattare qualche foto durante una prova in costume; nel caso la tempistica non ve lo permetta, pensate magari ad una bella foto di gruppo del cast, mettendoci però un pizzico di creatività (più che altro per evitare l'effetto “squadra di calcio”) quanto a inquadratura.

Nome del file e didascalia
Altra cosa importante, il nome del file e la didascalia. Quando allegate una fotografia o più alle email che inviate agli organi di informazione, fate in modo che i nomi dei rispettivi file siano chiari: per esempio, “nome della compagnia_titolo dello spettacolo.jpg”, eventualmente con una numerazione progressiva “01”, “02” e via dicendo nel caso di più foto simili; oppure con un'ulteriore specifica nel caso di immagini particolari: per esempio, “nome della compagnia_titolo dello spettacolo_cast.jpg” o “nome della compagnia_titolo dello spettacolo_nome e cognome dell'attore inquadrato.jpg”.
Se vi siete rivolti ad un professionista, inserite anche il suo nome nel file (magari sintetizzando l'insieme, perché non si allunghi troppo): per esempio, “nome della compagnia in breve_titolo dello spettacolo in breve_ph NOME FOTOGRAFO.jpg”. Chiedete però al fotografo che non inserisca il proprio marchio nelle foto che effettua per voi, soprattutto se si tratta di un marchio – come spesso avviene – piuttosto “invadente”. Ricordate però di indicare sempre il suo nome come autore delle immagini quando inviate le vostre comunicazioni agli organi di informazione, chiedendo che venga citato: una formula cortese può essere “Per l'utilizzo delle immagini, si prega di indicare l'autore: NOME FOTOGRAFO”.
Quanto alla didascalia, se inviate una sola immagine, potete semplicemente aggiungere al breve messaggio accompagnatorio della vostra email quanto segue: “Nella foto, una scena dello spettacolo” oppure “DIDASCALIA: da sinistra Tizio, Caio e Sempronio”, a seconda dei casi.

Il trattamento della foto e l'invio
Che usiate sistemi professionali, semi-professionali o programmi gratuiti per il trattamento delle foto, ricordatevi comunque di utilizzare sempre e solo formato “.jpg” e di non inviare mai immagini in formato “.tiff” o “.pdf”. Come “metodo” preferite quello denominato “RGB”. Quanto alla “definizione”, scegliete “300 dpi”, ideale per la carta stampata, ma buona anche per i siti e i social, per i quali basterebbe comunque una definizione inferiore, di solito i “72 dpi”.
Per le misure, quando con il vostro programma di elaborazione avrete portato la foto a 300 dpi osservate le dimensioni della resa effettiva (in centimetri, o in millimetri) e considerate che, in media, un'immagine su due colonne occupa circa 9 cm, una su tre ne occupa 14 e così via.
Una volta trattate e nominate, le foto vanno inviate via email agli organi di informazione. Cercate di non inviare foto troppo numerose e troppo pesanti: meglio un paio, una verticale e una orizzontale, per esempio. Potete sempre ricorrere comunque, in caso di necessità, all'utilizzo di un “wetransfer” (una sorta di spedizione in pacchetto) oppure potete indicare nella email la presenza nel vostro sito di foto ad alta definizione: un bell'accorgimento, da tenere in considerazione.

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