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Scuola

Noventa Vicentina:
progetto alternanza

Si sta svolgendo a Noventa Vicentina un Percorso per le competenze trasversali dal titolo “Drammatizzazione ed Architettura dello Spazio Scenico”, che vede la Fita partner dell'Istituto d'Istruzione Superiore “Umberto Masotto”, del Comune di Noventa e della compagnia noventana Amici del Teatro “Dino Marchesin”.

BELLINIdeatore e tutor del progetto è il prof. Franco Bellin, già docente in un istituto del complesso scolastico e attore e regista di lunga esperienza, in forza proprio alla “Marchesin”.
Gli abbiamo chiesto di parlarci di questa attività, delle sue caratteristiche e dei suoi obiettivi.

A chi si rivolge il progetto e come si articola?
Il Percorso coinvolge una decina di studenti delle classi III e IV dell'Istituto “Masotto”. È basato sulle indicazioni stabilite dal Ministero dell'Istruzione, con il quale Fita ha sottoscritto un apposito protocollo d'intesa in materia, e si svilupperà in due anni scolastici, sempre da gennaio a maggio, per un totale annuo di quaranta ore di attività. Io sono il tutor esterno, mentre come tutor interno è impegnato il prof. Antongiulio Barbujani, che è anche il referente dell'Istituto per il teatro: ci siamo confrontati fin dall'ideazione di questo Percorso e ci aggiorniamo periodicamente; prima di maggio, invece, interverrò nei consigli di classe, per relazionare sull'impegno, il comportamento e il coinvolgimento dei ragazzi.

Obiettivi?
La finalità principale del progetto è avvicinare gli studenti al mondo del teatro e alle figure che vi operano, con particolare riferimento ad attore, regista, autore, coreografo, scenografo e tecnico audio-luci, proprio in considerazione delle diverse anime del “Masotto”, che racchiude licei di vario indirizzo e istituti tecnico-professionali. L'idea è quella di consentire a questi ragazzi di conoscere più da vicino questa realtà e valutarla per un'eventuale scelta scolastica o professionale dopo le superiori, magari orientandosi verso una specifica formazione teatrale come attore o regista, oppure iscrivendosi ad un Dams o fondando un'impresa di service.

Interno02I ragazzi lavorano anche su testi teatrali? E come portate avanti l'attività?
Sì, toccheremo autori significativi della drammaturgia veneta e italiana e magari l'anno prossimo affronteremo anche la scrittura. Ora, comunque, stiamo agendo su un testo che hanno scelto e proposto gli stessi ragazzi: “Viaggio a Parigi”, un atto unico di Massimo Dursi che sarà allestito in forma di spettacolo teatrale: gli studenti sono digiuni di teatro, per cui siamo partiti dalle basi, dalla commedia dell'arte (sempre fondamentale per un attore) alla dizione, allo studio dei personaggi... Fin dall'inizio ho puntato su un coinvolgimento attivo del gruppo e cercando di individuare gli interessi dei singoli: perciò io consiglio, ma lascio molto a loro, perché è importante che si misurino direttamente con il ruolo in cui operano, scoprendo le proprie capacità e imparando dagli errori. Li farò anche interagire con la compagnia “Dino Marchesin”, in modo che si confrontino sul campo con quanto trattato in aula.

Nel complesso come sta andando?
Direi molto bene. I ragazzi hanno scelto questa attività tra quelle loro proposte, quindi sono motivati. Hanno un atteggiamento positivo, tanta curiosità e voglia di fare. Certo, il tempo a disposizione non è molto: due ore la settimana, in orario extrascolastico, il venerdì dalle 13.30 alle 15.30. Ma è un'esperienza importante, che apre una finestra su un mondo interessante per la cultura e formazione, ma che può anche trasformarsi in una professione.

 

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