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LA PAROLA AL TERRITORIO - Comitato di Padova

COMITATO FITA PADOVA
Presidente Enrico Ventura
Matteo Soranzo, vicepresidente / Armando Marcolongo, segretario e tesoriere / Giovanna Rollo, consigliere / Valerio Tracanzan, consigliere
Collegio dei revisori dei conti: Norberto Riccioni e Antonio Zanetti

Quali sono i punti principali del vostro programma?
Il prossimo sarà un mandato non meno complicato dal punto di vista finanziario, ma dal quale ci aspettiamo di realizzare novità sul piano associativo. Questo Consiglio Direttivo potrà veder migrare alcuni iscritti verso province limitrofe: migrazione che potrà essere contrastata solo attraverso l'attuazione di un'efficace politica di aggregazione. Indispensabile, per raggiungere questo obiettivo, sarà poter contare su una squadra motivata, collaborativa e dotata di voglia di fare, disposta a rubare tempo all’associazione di appartenenza, alla vita privata e anche, se non bastasse, al lavoro, pur di portare a termine in tempo e bene questo impegno, ahimè inderogabile. Almeno sulla carta dovrebbe essere così.
Non meno importante sarà riuscire là dove non siamo riusciti nel mandato precedente: trovare, cioè, un'occasione di incontro per la maggior parte dei gruppi iscritti; un'occasione di confronto artistico o una vetrina attraverso la quale farsi conoscere dalla cittadinanza.

Avete già iniziato ad attuare qualche iniziativa in questo senso?
Ci siamo già attivati per individuare spazi idonei alla realizzazione di alcune attività ancora in fase preliminare di studio e all'organizzazione di incontri decentrati con le associazioni: incontri che verranno tenuti quanto più possibile vicino alle sedi degli iscritti, per favorire la reciproca conoscenza e il recepimento dei "desiderata" e delle istanze del territorio.

Quali ritenete siano i punti di forza della presenza Fita nel vostro territorio e quali gli ambiti nei quali pensate ci possano essere spazi di miglioramento?
Gli incontri cui accennavo sono pensati proprio per riuscire a capire i motivi per cui, a fronte di una relativa costanza nelle iscrizioni, vi sia un sostanziale disinteresse per le attività istituzionali, davvero poco frequentate. Cercheremo di capirli incontrando il più possibile le compagnie direttamente nel territorio.

La nascita di nuove formazioni nel vostro territorio è vivace? E come vi avvicinate alle giovani realtà?
Nel nostro territorio vi è un ricambio sostanzialmente fisiologico tra gruppi che si sciolgono e nuove realtà che si affacciano alla vita della nostra Federazione. Quando possibile, cerchiamo sempre di  incontrare personalmente i nuovi associati o gli aspiranti tali.

Formazione: avete già un programma avviato o state progettando qualcosa di specifico in materia?
Al momento ci sembra ancora prematuro avviare progetti di formazione. Ritengo, a titolo strettamente personale, che siano attività da proporre quando si è in grado di contare su una animata e numerosa partecipazione alla vita associativa, che al momento non possiamo dire ci sia e per creare la quale intendiamo agire, come detto, puntando quanto più possibile all'incontro e al dialogo.