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Editoriale

di Mauro Dalla Villa
Presidente regionale Fita Veneto

È tempo
di riflessioni

L’ultimo numero del 2019 si presenta come sempre ricco di argomenti che sicuramente troveranno l’interesse dei nostri lettori, ma non può che aprirsi con la 32^ edizione del Festival “Maschera d’Oro”. È una delle attività più impegnative e importanti del nostro Comitato regionale e quella che meglio lo identifica anche a livello nazionale, grazie all’apprezzamento del pubblico, sempre molto presente, e delle numerose compagnie che vi si iscrivono e partecipano alla finale.

È uno dei nostri fiori all’occhiello, insieme a tante stagioni di prosa promosse dai Comitati provinciali e dalle stesse Compagnie che rendono evidente l’impegnativa e continuativa attività delle nostre Associazioni.
La pubblicazione dei cartelloni di rassegne, infatti, non è che una delle ultime fasi di numerose azioni che silenziosamente, continuativamente e gratuitamente tutti i nostri Associati profondono per il loro piacere di fare teatro, ma anche per lo spirito di servizio che ci accomuna. Servizio alla cultura, alla società e all’associazionismo in generale, che resta uno dei grandi motori della quotidianità.
Fra le tante azioni e incombenze di ogni Associazione non è secondaria la partecipazione alle attività e agli adempimenti federativi: tutti quegli appuntamenti che ai più appaiono noia o fastidio, ma che ci consentono di dare corso alle iniziative di ogni Compagnia. Abbiamo iniziato il nostro quadriennale mandato con questo principale proposito, cioè far comprendere che solo partecipando si ha la possibilità di plasmare una Federazione che ci stia bene, nella quale stare bene e con la quale realizzare le nostre aspettative. Ebbene, approssimandosi ormai gli ultimi mesi di questa esperienza, non abbiamo cambiato idea: anzi, confermiamo che questo è l’unico strumento attuabile per determinare ciò che vogliamo essere. E i fatti, senza presunzione, ci danno ragione. Dove i Soci partecipano attivamente agli appuntamenti federativi, l’azione dei Comitati territoriali ne trae beneficio, in quantità di proposte, in qualità artistica e anche in migliore visibilità complessiva, perciò, anche di ogni singola Compagnia.
Credo che tutti dovremmo riflettere su questo, non per autoassolverci o giustificarci, come spesso accade, ma per capire se sia possibile essere maggiormente propositivi, per migliorare l’azione di ogni singolo Comitato provinciale o regionale che sia. Un Comitato provinciale aggiornato e partecipe delle istanze delle Associazioni meglio le può rappresentare all’interno della Federazione, ma anche e soprattutto all’esterno, contribuendo perciò a migliorare l’azione generale posta in campo a beneficio di ogni singolo Associato.
È però necessario rendersi disponibili e non demandare sempre ad altri. Proporsi per portare il proprio contributo di esperienze e capacità condividendolo con gli altri per un migliore risultato collettivo. Rappresentare la Federazione e gli Associati è una responsabilità che diventa anche un piacere. Sarebbe un errore grossolano pensare che sia una cosa riservata ad altri perché noi abbiamo già troppi impegni.
Spero perciò che il tempo che abbiamo a disposizione, da ora alle Assemblee elettive, ci consenta di svolgere adeguate riflessioni e costruttivi dibattiti affinché la responsabilità di guidare la nostra Federazione sia affidata a chi abbia la possibilità di dedicarsi con passione a tali incombenze.
Auguriamo a tutti gli Associati, ai Presidenti, ai collaboratori e a tutti gli appassionati e spettatori e alle loro famiglie di trascorrere piacevoli festività natalizie, che ci carichino di energia per fare sempre meglio ciò che più amiamo.
Buone feste e buon teatro a tutti.

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