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31ª Maschera d'Oro:
chi è di scena?

Ricco e variegato come sempre il cartellone del “Festival Nazionale Maschera d’Oro”, che quest'anno darà particolare spazio ai grandi classici della drammaturgia, ma con piacevoli incursioni anche in altri territori dello spettacolo.

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  • Maschera d'Oro 2019
  • Il Teatro dei Dioscuri dalla provincia di Salerno, con "Uomo e Galantuomo" di Eduardo De Filippo, regia di Antonio Caponigro
  • Il Gruppo Giovani 2000 di Rezzato (Brescia), con "Nel regno di Oz" da "Il meraviglioso mago di Oz" di Lyman Frank Baum, regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti
  • Il gruppo Soggetti Smarriti di Treviso con "Tramonto" di Renato Simoni, regia di Franco Demaestri
  • Il G.A.D. Città di Trento con "Oh... che bella guerra!" di Luigi Lunari, regia di Alberto Uez
  • La Ringhiera di Vicenza con "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello, regia di Riccardo Perraro
  • Il Nuovo Teatro Stabile Mascalucia, dalla provincia di Catania, con "Yerma" di Federico Garcìa Lorca, regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia
  • La Barcaccia di Verona con "La serva amorosa" di Carlo Goldoni, regia di Roberto Puliero

Così è per il primo titolo in cartellone, “Nel regno di Oz” da “Il meraviglioso mago di Oz” di Lyman Frank Baum, proposto dal bresciano Gruppo Giovani 2000, per la regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti. Il pubblico potrà ammirare la ricchezza di questo complesso genere di allestimento, che richiede agli interpreti competenze in diverse discipline artistiche, al regista la capacità di avere una visione “multitasking” e allo staff tecnico precisione e concentrazione continue.
Tra le incursioni nella multidisciplinarietà, da segnalare anche lo spettacolo “Oh… che bella guerra!” di Luigi Lunari, che il G.A.D. Città di Trento proporrà per la regia di Alberto Uez. Quello che verrà offerto agli spettatori sarà uno sguardo sulla Grande Guerra (ma sulla guerra in generale), caratterizzato da una graffiante ironia e da un registro multiforme, che spazia dal comico al drammatico, al grottesco.
Sul fronte dei classici, il cartellone di quest’anno è particolarmente ricco. Non manca un gustoso incontro con il teatro sempre vivo di Carlo Goldoni, firmato da La Barcaccia di Verona con “La serva amorosa”, per la regia di Roberto Puliero: un testo interessante, perché composto appena un paio d’anni dopo quel “manifesto” della riforma goldoniana che fu, nel 1750, “Il teatro comico”, e fortemente caratterizzato dall’intrecciarsi fra “tipi” della Commedia dell’arte e personaggi presi della quotidianità.
Declinazioni della drammaturgia dei primi decenni del Novecento sono, invece, gli altri quattro titoli in cartellone.
Con il gruppo Soggetti Smarriti di Treviso riscopriremo un classico veneto dei primi del XX secolo: “Tramonto” di Renato Simoni, per la regia di Franco Demaestri. Simoni fu autore di notevole spessore, che ebbe anche un ruolo di primo piano, come giornalista, nella critica teatrale della sua epoca. In quest’opera propone un mirabile affondo nella contrastata psicologia di un personaggio, il conte Cesare, e nella complessità dei rapporti tra le diverse figure che gli gravitano attorno.
Con “Sei personaggi in cerca d'autore” di Luigi Pirandello, messo in scena da La Ringhiera di Vicenza per la regia di Riccardo Perraro, affronteremo invece uno dei capisaldi del teatro moderno, fra le testimonianze più significative della visione del celebre autore siciliano.
In virtuale collegamento con quest’opera, ecco poi “Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo, proposto dalla salernitana Teatro dei Dioscuri per la regia di Antonio Caponigro: un testo anch’esso dei primi Anni Venti, ricco di elementi squisitamente comici, ma nel quale si percepisce la vicinanza – sottolineata da alcune scelte registiche – fra Eduardo e Pirandello su tematiche quali la forza delle convenzioni sociali e il costante contrasto fra ciò che è e ciò che deve apparire.
Il festival offrirà infine la preziosa occasione di conoscere “Yerma” di Federico García Lorca, lavoro firmato dal siciliano Nuovo Teatro Stabile Mascalucia, per la regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia: un testo che affonda le proprie radici nelle tradizioni e nello spirito più profondo del popolo spagnolo, ma attraverso il quale Lorca apre riflessioni assolutamente attuali su un ventaglio di temi complessi, tra i quali il senso della genitorialità, il rapporto tra i sessi e quello tra individuo e società.

IL PROGRAMMA
Vicenza – Teatro S. Marco, ore 21

Sabato 9 febbraio
Gruppo Giovani 2000 (Rezzato - BS)
"Nel regno di Oz"
da "Il meraviglioso mago di Oz" di Lyman Frank Baum
regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti

Sabato 16 febbraio
La Ringhiera (Vicenza)
"Sei personaggi in cerca d'autore"
di Luigi Pirandello
regia di Riccardo Perraro

Sabato 23 febbraio
Nuovo teatro stabile Mascalucia (Mascalucia - CT)
"Yerma"
di Federico Garcìa Lorca
regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia

Sabato 2 marzo
G.A.D. Città di Trento (Trento)
"Oh... che bella guerra!"
di Luigi Lunari
regia di Alberto Uez

Sabato 9 marzo
La Barcaccia (Verona)
"La serva amorosa"
di Carlo Goldoni
regia di Roberto Puliero

Sabato 16 marzo
Teatro dei Dioscuri (Campagna - SA)
"Uomo e Galantuomo"
di Eduardo De Filippo
regia di Antonio Caponigro

Sabato 23 marzo
Compagnia Teatrale "Soggetti Smarriti" (Treviso)
"Tramonto"
di Renato Simoni
regia di Franco Demaestri

Sabato 30 marzo
Coro ed Ensemble strumentale di Vicenza
“La grande musica del cinema d’autore”
direttore Giuliano Fracasso
serata di gala - Premiazioni

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